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2024-07-12

IL PROFUMO: EMERALD GREEN di THoO


thebeautycove

THoO
EMERALD GREEN
Royal Stones Collection
Eau de Parfum




Most precious jewel nobody can steal.
Emerald and unconditional love go together.
Deeply in love with this scent gem, one of four in the Royal Stones Collection by THoO, and the artistic inspiration behind the creation. A message of endless devotion in the Victorian Age revives in Emerald Green which, more than just a fragrance, is a magnificent tribute to faithful love, epitome of a feeling that never cease to renew and expand itself limitless over time.

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Il gioiello più prezioso che nessuno potrà mai rubare.
Di smeraldi e amore incondizionato. E profumi che ne illuminano il ricordo.

È una grande storia d'amore a scandire la narrazione, a collegare e non disperdere i sottili filamenti della memoria.
È nella storia del regno britannico, nell'illustre epoca Vittoriana, il regale legame di appassionati amanti, la regina Vittoria e il principe consorte Alberto di Sassonia ad ispirare questa pregevole gemma olfattiva.

Emerald Green, una delle quattro composizioni dell'esclusiva Collezione Royal Stones di THoO, elogia la forza dei sentimenti profondi, le suggestioni e i turbamenti della passione, quella inesauribile energia che si rinnova ed espande oltre il tempo.

'Lo amo, lo amo più di quanto non sappia dire, mai avrei immaginato di trovare così tanto amore sulla terra', scriveva Vittoria nel suo diario. Molte furono le manifestazioni di commozione e trasporto che Alberto le rivolse, non ultimo il sontuoso dono di una parure di smeraldi e diamanti, che disegnò personalmente, in cui spiccava una magnifica tiara (oggi in esposizione permanente a Kensington Palace). La scelta degli smeraldi non fu casuale, la pietra verde è infatti associata alla vivida immutabile freschezza del sentimento.

La fragranza è la trascrizione aromatica del simbolismo di questa gemma preziosa. 
Dominata da una distinta raffinatezza chypre, ha un piglio affabile, elegante, degno di regalità. 
L'apertura ha in serbo una limpida vivacità agrumata con mandarino, arancia rossa, bergamotto sfavillante di tonalità verdeggianti, presto conquistate dall'avvento di facette più pungenti balsamiche di pepe rosa, zenzero e cardamomo. 
Qui le nuance smeraldo si addensano senza opacizzarsi e tra i freschi riverberi vegetali filtra la lucentezza candida e vezzosa del gelsomino. L'evoluzione si assesta su coloriture più calde e soffici, l'eterea presenza del muschio bianco a moderare l'impeto sensuale del patchouli e la sublime velatura d'antan, come riaffiorata da un dipinto ottocentesco, dell'ambra grigia, a sancire un'emozione di beltà vissuta e mai scordata.

Non serve sottolineare la bellezza di questi flaconi collectible, realizzati artigianalmente, unici nel loro genere.


Creata da Cristian Calabrò.

Eau de Parfum 75 ml.  Online qui



©thebeautycove   @igbeautycove



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La parure smeraldi e diamanti della regina Vittoria

Per il loro fidanzamento Alberto di Sassonia dona a Vittoria una parure da lui stesso ideata e composta di fiori d’oro e porcellana, disegna una spilla per le damigelle delle nozze e poi una “Coronet” con diamanti e zaffiri. Nel 1843 è la volta di un progetto più impegnativo ovvero una “demi parure” (un set formato da collier, spilla e orecchini) e, ancora una volta, il principe ne affida la realizzazione al gioielliere londinese Joseph Kitching. La collana è costituita da nove enormi smeraldi contornati da una corona di diamanti taglio cuscino, per la grande spilla da corsage viene usata una pietra da 20 carati sempre circondata da diamanti, mentre gli orecchini sono due grandi gemme tagliate a goccia dentro una cornice di diamanti. Nel 1845 il principe progetta un diadema per completare la parure e incarica nuovamente Kitching dell’esecuzione.
La splendida parure non solo mette in risalto l’abilità degli orafi inglesi del XIX secolo ma anche l’estro di un uomo appassionato di design, la cui ben nota predilezione per il neogotico ha lasciato un’impronta indelebile nella Londra di metà Ottocento.
La regina è al settimo cielo, mai prima d'allora un consorte reale aveva disegnato gioielli per la moglie e lei, sposa in costante adorazione del marito, di cui riconosce la superiorità intellettuale, porterà sempre con immenso orgoglio le sue creazioni, prova concreta di quanto il colto principe tedesco sia una persona davvero speciale e dotata di molteplici talenti.
Vittoria si affida totalmente al marito per quanto riguarda ciò che indossa, gli acquisti e persino la trasformazione dei suoi monili ormai fuori moda: «…eravamo molto impegnati a guardare i miei vecchi gioielli e stavamo decidendo di come modificarli al fine di aggiungerli alle mie belle parure... Alberto ha un tale gusto e organizza tutto per me». 
La sovrana non si stanca di esaltare il «gusto meraviglioso» del consorte ed è felicissima di indossare «il delizioso diadema di diamanti e smeraldi disegnato dal mio amato Alberto». 
Sul giudizio di Vittoria pesa sicuramente l’amore totalizzante per il marito, nel tempo peraltro non verrà mai messa in dubbio l’influenza che il principe Alberto ebbe nella creazione di gioielli vittoriani, soprattutto per quelli di metà Ottocento.
Nel diadema disegnato dal principe lo sguardo viene subito attirato dai diciannove smeraldi a goccia (il più grande ha un peso di 15 carati) che poggiano su un motivo di riccioli e onde di diamanti, alla base di ogni goccia spiccano altri smeraldi quadrati posti a losanga, mentre fra un’onda e l’altra sono incastonati smeraldi quadrati più grandi sormontati da un solitario. La base è formata da una doppia rivière che contiene smeraldi rettangolari e piccoli diamanti. Un gioiello favoloso ed estremamente raro nel quale è evidente l’influenza del neogotico e la magnificenza delle gemme, dalla straordinaria purezza.
La sovrana porta per la prima volta collier, orecchini e spilla in occasione del banchetto organizzato in onore del marito, nominato cancelliere del Trinity College di Cambridge e poi, insieme al pizzo di Honiton del suo abito da sposa, per il battesimo del secondo figlio maschio, il principe Alfred.
Nel 1846 la regina indossa diadema e orecchini per posare con il marito e i loro primi cinque figli davanti a Franz Xaver Winterhalter, la parure appare poi in un ritratto del 1865 di Georg Koberwein (qui sotto).
La parure è oggi visibile nella collezione permanente di Kensington Palace.







3 commenti:

Gab ha detto...

cmque più sento gente parlare a vanvera sui social e piùmi rendo conto che i profumi bisogna sentirli e come per le poesie, meglio leggerli nella giusta atmo grazie

EleVel33 ha detto...

vorrei acquistare un profumo di questo marchio, sarebbe il primo, da quale potrei partire? non preferenze particolare vorrei un fiorito non troppo impegnativo per le serate estive, grazie1000 Eleonora

thebeautycove ha detto...

@EleVel33 ci sono diversi floral in collezione molto interessanti, potrei consigliarti di attingere alla Crazy Collection e forse BonBon Pop potrebbe piacerti. Trovi la mia recensione nel sito. Fammi sapere quale sarà la tua prima volta con THoO! Ciao🍀