PELARGONIUM
Eau de Parfum
Feelings are scented
beyond time and space…
.
Cercare il dettaglio infinitesimale.
Forse desiderabile, al limite dell’impossibile.
Come Goethe, io amo colui che desidera l’impossibile.
Quanto può essere affascinante prestare naso e sensi ad una fragranza che è colma di immagini e commozione, che punta dritto alla memoria e fa rimbalzare nitido il ricordo?
Eccomi qui, oggi come ieri, affascinata dalla pittura del Secolo d’oro fiammingo, persa nell’opulenza floreale di nature morte vivissime, dentro luminosi bouquet a tre dimensioni, creati per essere toccati, fiori che allungano steli e corolle verso lo sguardo, farfalle che sembrano prendere il volo, oggetti posati distrattamente che potresti rubare… (le opere di Ruysch e van Aelst? ne parlo di seguito).
È ancora e sempre pura luce ai miei occhi, è non voler smettere di godere sine die di tanta bellezza, di circondarsi di infinita magia, lì nella natura, che seppur immobile, muove ogni corda dell’anima.
Al desiderio di impossibile tiene testa questa fragranza capolavoro di Aedes de Venustas, Pelargonium, il cui fascino è manifesto, in quella sua fatale complessità creativa al limite dell’indecifrabilità.
Il geranio, nota che domina la composizione, viene ritratto in un chiaroscuro olfattivo tra eleganza barocca e texture materica più contemporanea.
Le sue foglie di velluto, sbriciolate con dovizia, emanano un accordo verde speziato balsamico che conquista il primo piano sulle nuance nostalgiche di iris e legno di cedro.
Dal fondo scuro emergono solenni resine e legni preziosi, sentori terrosi vegetali, vetiver, legno di guaiaco, salvia sclarea, muschio, accentati dalla piccantezza di cardamomo e pepe, illuminati dal fascio radente del bergamotto.
Sublime nell’evoluzione la velatura incensata dell’elemi, che cela un calore dolciastro sognante e il chiarore brumoso dei muschi che tutto eleva e ammanta di mistero.
E così è il sentirsi accolto nello spazio senza tempo dell’arte, della natura, essere, partecipare, godere di tanta ineluttabile bellezza.
Creata da Nathalie Feisthauer.
Eau de Parfum 100 ml. Online qui
©thebeautycove @igbeautycove
Willem van Aelst
nacque a Delft nel 1627, contemporaneo al suo più noto 'collega' Vermeer, è stato uno dei massimi esponenti del genere pittorico di nature morte floreali del secolo d'oro olandese. Trasferitosi in giovane età a Parigi e successivamente a Firenze presso la corte dei Medici, affinò nel tempo la tecnica compositiva e le sue opere acquisirono una squisita raffinatezza nell'elaborazione dei dettagli, soprattutto nell'imponenza, nell'accostamento cromatico dei fiori, palesando il talento dell'artista nel restituire le scintillanti sfumature di oggetti preziosi in metalli nobili. Rientrato ad Amsterdam, dove scomparve a soli 56 anni, si dedicò prevalentemente alla realizzazione di nature morte. La sua pittura barocca, potente e sontuosa, definisce la ricchezza del tempo, i fiori pregiati conquistano ogni spazio possibile nel dipinto, senza seguire linee immaginarie e prospettiva sbocciano, si piegano, pendono dai vasi con estrema disinvoltura, come a voler superare i confini della tela.
Nel dipinto qui sotto è percepibile questo senso di naturalezza al limite della casualità, i fiori si stagliano su un fondo scuro, il vaso in vetro, la stola di velluto ricamata, il marmo sono immersi in una luce nitida che accentua trame, colori e riverberi dei soggetti ritratti. Le sue opere sono conservate in importanti musei in tutto il mondo e in Italia le sue nature morte sono visibili a Palazzo Pitti Firenze.
Willem van Aelst, Natura morta, 1677. Collezione Privata |
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Rachel Ruysch
nacque a L'Aia nel 1664. È stata un'artista di spicco della pittura del secolo d'oro olandese, specializzata nei dipinti di nature morte prevalentemente a tema botanico. Donna straordinaria, madre di dieci figli, sposata con il pittore Juriaen Pool ha raggiunto la fama internazionale in una carriera artistica protrattasi per oltre sei decenni. L'amore per la pittura inizia in giovane età, a 15 anni è già apprendista di bottega ad Amsterdam dove oltre alla tecnica impara a disporre bouquet floreali su tela in modo meno formale, più spontaneo e realistico con piacevoli effetti tridimensionali. Nel 1701 entra a far parte, quale primo membro donna della Confrerie Pictura e, in seguito, invitata a lavorare per la corte di Düsseldorf come pittrice per Giovanni Guglielmo del Palatinato che le concesse di dipingere rimanendo ad Amsterdam, anziché trasferirsi a Düsseldorf, per poter accudire la numerosa famiglia.
Le sue composizioni fresche e gioiose con colori brillanti sono tipiche del movimento rococò. Estrema importanza è data ad ogni dettaglio attraverso pennellate precise e delicate. Anche se lo sfondo dei dipinti è solitamente in ombra, quasi sempre la luce punta al centro a creare una sensazione di sospensione e mistero. Le composizioni sono finemente realistiche, pare di avvertire la texture odorosa dei fiori o vedere una farfalla prendere il volo. Nel corso della sua vita (è scomparsa a 86 anni) ha prodotto centinaia di opere, più di 250 sono conosciute oggi. I dipinti, indicano che operò dai 15 fino agli 83 anni, ciò è stabilito con certezza grazie ad un dettaglio distintivo, accanto alla firma aggiungeva anche la sua età.
2 commenti:
Bellissimo! Adoro WvA
era molto bello e particolare il vecchio flacone, però anche questo non mi dispiace
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