ONSKAD 80'
Retrospective Collection
Eau de Parfum
Back to the eighties? A wishing well!
Taking a glorious scented stroll down memory lane with aromas that changed forever my perception and taste about fragrances.
What a time!
And I'm still there but more, I adore the way they boosted me at that time and forever.
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Onskad è una Maison di profumeria artistica francese creata da Virginie Dhoye e ha nel nome il senso del suo personale messaggio creativo, tradotto dallo svedese Onskad significa infatti sensazione di desiderio appagato, un sogno che finalmente si avvera.
Nelle sue collezioni le fragranze diventano epitomi dell'universo femminile, si ispirano a iconiche figure del passato, sono narrazioni olfattive dedicate a donne assertive, raffinate, misteriose, che amano sentirsi libere di manifestare apertamente il proprio temperamento, di imporsi con eleganza esprimendo senza remore la loro essenza, autentica ed unica.
Onskad 80' è parte della Collezione Retrospective, linea inaugurale del brand, con Onskad 30' e Onskad 50' ed è evidente il riferimento ai decenni più significativi del XX secolo in termini di fermento sociale e culturale, di emancipazione femminile e definizione di uno stile emblematico dell'epoca.
Molto va riconosciuto al genio di grandi couturier e stilisti nell'aver compreso le trasformazioni in corso, nuove consapevolezze ed esigenze, e aver coraggiosamente rivoluzionato immagine e stile di vita di molte donne, mutamenti che si sono poi riverberati in un'imponente evoluzione del gusto nella scelta delle fragranze da indossare nei rispettivi periodi storici.
Onskad 80' è una creazione che richiama in modo straordinario e nostalgico quella fantastica decade, un tempo di fiducia e ottimismo, impegno individuale e crescita economica, cellulari e social erano di là da venire, stress non pervenuto, più vita vera e una sana diffusa socialità, scevra da ossessioni e fanatismi digitali.
La donna in questi anni sblocca nuove conoscenze ed esperienze di vita, si concede il gusto della provocazione consapevole, un'inedita, dinamica esuberanza per corpo e anima, abbraccia l'empowerment mood e si impone in ambiti plurimi, senza mai trascurare le sue peculiari armi, femminilità e capacità seduttive. Insomma è una donna risoluta, centrata, che sa osare.
La fragranza abbonda in carattere e fascino, ha un candore malizioso palesato nell'apertura esperidata cristallina con mandarino e limone, una lucentezza serica si proietta su un accordo floral irriverente e sensualissimo, prorompono le note calde speziate di garofano, la penetrante dolcezza dell'ylangylang, l'enigmatica passionalità della datura. Incantevole questa sensazione di dejavu, di aromi senza tempo che ti appartengono e definitiva la reminiscenza innescata dalla sfumatura ambrata, dalla pervasiva traccia talcata di opoponax ed eliotropio sospese nella soffice scia, con una sottile inflessione gourmand, di vaniglia e muschi. Ambiziosa con successo eh sì, arriva, ti prende e ti porta via.
Pregevole il flacone artistico, essenziale nella struttura, con illustrazione realizzata in esclusiva da Monica Lind.
Creata da Léa Hiram.
Eau de Parfum 15 e 100 ml. Online qui
©thebeautycove @igbeautycove
COME ERAVAMO • GLI ANNI '80
Gli anni ’80 furono il decennio della caduta delle ideologie e degli ideali che avevano imperato dal 68’ in poi, a favore di una visione pratica, concreta e utilitaristica della vita. Il panorama internazionale storico-sociale fu caratterizzato da una serie di eventi importanti, che ebbero un influsso determinante nel settore della moda, specchio sociale per antonomasia. Fu il decennio della decimazione dovuta all’Aids, del rifugio nell’eroina per la perdita di ideali e del terrorismo. Furono gli anni della tragedia di Cernobyl, e della caduta, nell’89, del muro di Berlino.
Ma furono anche gli anni dell’elezione del primo ministro donna in Inghilterra, Margaret Thatcher, che aprì un varco all’uguaglianza di genere imponendosi all’attenzione internazionale come esempio di emancipazione femminile.
Nasce la figura della donna attiva nel mondo del lavoro, capace, determinata, influente, autoritaria. E con lei lo stile “Power Dressing”, tipico della donna manager, che deve a Giorgio Armani la migliore interpretazione con le sofisticate collezioni di abiti raffinati, di giacche destrutturate dedicate a uomini e donne in carriera. Uno stile temperato, dall’eleganza disinvolta e ordinata che molte Maison abbracciarono per celebrare una donna libera e proiettata verso nuovi scenari da protagonista.
Complici l’espansione dei mass media e l'enorme spettacolarizzazione in ogni campo artistico, il look rappresentò il fattore determinante per il successo. Due erano le tipologie più in voga. Quello trasgressivo e dissacrante, usato da rock star del calibro di Madonna, Prince e Boy George, i cui interpreti maggiori erano Vivienne Westwood e il parigino Jean-Paul Gaultier, look con corsetti giarrettiere e altri indumenti intimi trasformati in veri e propri capi da mostrare. Accanto a questo, il look manageriale, elegante e discreto ma guizzante e mai banale. C’era poi il mood “yuppi”, giovani rampanti impegnati in borsa, nel marketing e nella comunicazione.
In generale la moda, alleggerita dal peso degli idealismi e dei conformismi tipici dei lustri precedenti, poté in questo decennio esprimersi liberamente. Libertà, che si tradusse in mescolanze di epoche e stili, nell’uso ardito e spensierato del colore, nelle fogge sfacciatamente ironiche delle spalle over e delle maniche a gigot.
Nacque l’urban style, con scarpe da ginnastica e abiti oversize unisex. Si imponeva lo stile chic-trasandato molto apprezzato da Madonna e Azzedine Alaja, sostenitore del“body conscious” enfatizzò il corpo femminile scolpendolo con tessuti elasticizzati aderentissimi.
Questa fu l'immagine, la moda negli anni ottanta, non tanto espressione di ideali e ideologie, quanto piuttosto strumento di affermazione personale nella vita professionale e privata.
Indosso, quindi sono. L’edonismo, il culto del corpo, la cura di se in questi anni la fanno da padrone.
Love to match this fragrance with outstanding bangles by
Feeling is on point!
4 commenti:
interessante, posso chiedere quale profumo/i usavi all'epoca? grazie
x Laura B. ne usavo diversi, iniziavo la mia piccola collezione, tra quelli lanciati in quegli anni, stavo in fissa con Poison di Dior e Coco di Chanel.
non conosco questi profumi ma fate sempre venir voglia di annusarli e quindi dove si possono trovare a Milano?
x valepasetti - a fondo articolo trovi il link (dicitura online qui) del distributore italiano a cui potrai chiedere tutte le infos.
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